Grappolo d'uva...tutorial

Era da un po' che volevo realizzare delle calamite ed ora spinta un po' dalla necessità di impedire a dei fogli di appunti o ricette di volarsene ovunque per la cucina, ho deciso che è arrivato il momento di iniziare a farne qualcuna e visto che questa è la stagione dell'uva perché non iniziare da un bel grappolo?

Detto e fatto e ho pensato che magari potesse essere d'aiuto anche a qualcun altro così ho preparato questo semplice tutorial, per questo grappolo ho usato della pasta di mais ma nulla impedisce di usare qualsiasi altra pasta modellabile.



Materiali

Serve della pasta di mais colore naturale,

viola,

marrone e

verde,

mattarello,

taglia pizza,

forbicine,

foglie vere o degli stampi di foglie,

carta forno,

stuzzicadenti,

calamita,

gessetti o acquarelli.


Su un pezzo di foglio di carta da forno tiriamo una sfoglia di pasta colore naturale e con il taglia pizza tagliamo una specie di triangolo che ci servirà come base.


Ora con la pasta viola incominciamo a fare delle palline che andremmo a posizionare sopra il triangolino di pasta bianca preventivamente bagnato con dell'acqua oppure della colla e continuiamo fino a che avremmo coperto tutta la pasta sotto.


Con della pasta marrone realizziamo il gambo, facciamo uno spaghetto piuttosto grosso e con il tagliapasta tagliamo dei segmenti poi con uno stuzzicadenti segniamo la pasta in modo di ricordare l'effetto della pianta della vite come nella foto.


Con della colla li uniamo al grappolo creando un rametto.


Ora tiriamo una sfoglia di pasta verde e appoggiamo una foglia vera in modo che il retro appoggi sulla pasta e con il mattarello passiamo leggermente in modo che vi resti impresso le venature della foglia.

A me piace usare le foglie di ortensia o di salvia, trovo abbiamo delle bellissime venature che rendono benissimo sulla pasta di mais ma purtroppo durante l'inverno non si riesce a trovarle e per questo mi sono fatta degli stampi che poi vi mostro.

Adesso con il tagliapasta ritagliamo una forma a pentagono nella parte dove le venature sono più sottili.


Con una forbicina facciamo dei tagli su ogni lato


Sempre con la forbicina facciamo dei tagli a zig zag in modo di fare un margine seghettato.


Ancora con la pasta verde facciamo un spaghetto sottile e lo arrotoliamo su uno stuzzicadenti, abbiamo così ottenuto i viticci.


Ora aggiungiamo altre palline di pasta viola sul nostro grappolo creando un secondo strato non compatto, giusto dove serve per nascondere la base di pasta e dare tridimensionalità al grappolo, aggiungiamo le foglie e i viticci.


Adesso il nostro grappolo è terminato, non ci resta che dare qualche tocco di colore, solitamente uso gli acquarelli o gli acrilici dipende dall'effetto che voglio ottenere, aspetto che il lavoro sia ben asciutto e procedo alla colorazione ma questa volta ho voluto provare un modo diverso, ho usato i gessetti sul pezzo ancora bagnato e devo dire che mi piace l'effetto ottenuto in particolare sulle foglie, mi sembra abbastanza verosimile.


Dopo che il grappolo si è ben asciugato l'ho attaccato alla calamita.


E per ultimo ho passato su tutto il lavoro una vernice protettiva che può essere opaca, lucida o semi lucida, io ho scelto di dargli un effetto simile alla porcellana.




Come dicevo prima, per le foglie mi piace usare le foglie di ortensia e di salvia perché hanno delle bellissime venature ma d'inverno è un po' difficile trovarne e per questo mi sono costruita un po' di stampi.
Ho provato vari materiali, dalla pasta di mais, al gesso fino ad usare una specie di pasta bicomponente che da asciutta sembra una gomma siliconica...purtroppo in questo momento mi sfugge il nome, vi mostro alcune prove che ho fatto alcuni anni fa, sono foglie di varie specie di piante e sono ancora in buone condizioni.







Il mio problema era che mi sarebbe piaciuto avere la possibilità di realizzare delle foglie in pasta con le venature sia sopra che sotto, ho fatto un po' di prove, da prima con il gesso appoggiando una foglia sul gesso fresco e lasciando asciugare ma non sempre veniva bene a volte mi si formavano delle bolle, poi ho provato con la pasta di mais e qui mi sono riuscite meglio ma a volte mi era difficile staccare la foglia di pasta dallo stampo essendo rigido così ho provato questa specie di gomma siliconica bicomponente, ho impastato i due colori, l'ho steso e vi ho schiacciato sopra una foglia , lasciato asciugare e tolto la foglia e avevo ottenuto il negativo.


Poi ho impastato nuovamente un altro po' di pasta e premuta sopra allo stampo già ottenuto ho avuto anche il positivo.


Ed ecco lo stampo completo con delle belle venature, non si attacca alla pasta ed è flessibile a sufficienza per poter tirare via la foglia di pasta ottenuta senza correre il rischio di sformarla.



Spero tanto che questo tutorial vi piacia e vi possa tornare utile.
Ho preparato anche il pdf per scaricarlo cliccate sul nome affianco alla foto






Grappolo d'uva

Commenti

  1. Te ha quedado maravillosamente real!!!!!
    Muchisimas gracias por el tuto.çbesitos ascension

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  2. E' bellissimo questo grappolino Anna, grazie per il tutorial sembra abbastanza facile...

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  3. Un lavoro splendido! da artista! complimenti ciao Gina

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  4. Proprio bello questo grappolino d'uva.... sembra vero ^___*
    Grazie per il tutorial, Anna.

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  5. bellissimo questo tutorial grazie mille Anna
    la tua uva sembra vera

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  6. Complimenti per il tutorial e grazie!
    La calamita è riuscita benissimo.
    Hai fatto un ottimo lavoro ... come sempre! Brava!
    Ciao,
    Sue.

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  7. Anna, these grapes look amazing! Thank you for sharing your technique with us.

    Sue:)

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  8. Grazie Anna, è davvero molto utile, complimenti, sei davvero bravissima...
    Un abbraccio..........a presto!!!
    KISSES........

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  9. Grazie mille ragazze!

    Sue, thank you so much!

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  10. Molto chiare e articolate le spiegazioni e molto carino il lavoro terminato. Grazie Anna.

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  11. Una idea stupenda quella delle foglie e il tuo grappolino è delizioso!!!

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  12. Grazie Alessandra, è un'idea anche utile per chi come me ama modellare anche in inverno quando di foglie ce ne sono poche.

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  13. Ma che bella spiegazione e che bell'uva. Sai che quella pasta bi-componente l'ho trovata anch'io in un colorificio? Ma nemmeno io ricordo il nome.
    Un bacio (sono Magdala.Sara)

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  14. Grazie Sara.
    Ho trovato il nome della pasta, si chiama Siligum.

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  15. bellissimo,sembra proprio di porcellana!!
    Piera

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